Negli ultimi anni i sistemi di videosorveglianza hanno avuto un’evoluzione nelle funzionalità. Non si può installare una videocamera solo perché ha un’ottima risoluzione. E’ importante capire il motivo per cui si è deciso di installare la videosorveglianza e studiare la disposizione delle videocamere per comprendere quali funzionalità risultano essere fondamentali per l’ottimazione della ripresa delle immagini.
Ogni videocamera è dotata di specifiche funzionalità, a seconda delle necessità che si hanno in fase di installazione. Di seguito ne illustriamo le più comuni:
- Qualità dell’immagine– ad oggi, le principali risoluzione delle telecamere sono:
- Full HD(1920 x 1080 pixel)
- 2k(1920 x 1080 pixel)
- 4k(3840 x 2160 pixel)
chiaramente più la risoluzione è alta, più nitide risultano le immagini catturate da quest’ultima, ma bisogna tenere in considerazione anche il fattore relativo alla velocità della rete. Tieni presente che più è alta la qualità dell’immagine, più aumenta il peso del file e, di conseguenza, maggiore velocità serve a farla arrivare al dispositivo di destinazione. Se tu hai intenzione di controllare le tue telecamere IP usando un collegamento a Internet di velocità non molto elevata, ti consiglio di optare per un modello a risoluzione minore. Anche l’ottica e i frame per secondo hanno la loro influenza sulla qualità delle immagini: occhio dunque all’apertura focale (per l’acquisizione delle immagini in condizioni di scarsa luminosità) e al numero di frame per secondo in fase di acquisizione (più il numero è alto, più le immagini sono nitide).
- Connettività– il fulcro delle telecamere IP è la possibilità di collegarle a Internet, e ciò può avvenire principalmente in due modi diversi. Molte IP cam sono dotate soltanto di modulo Wi-Fi: in tal caso, possono collegarsi tranquillamente a reti senza fili ma necessitano di alimentazione elettrica, dunque di una presa nelle vicinanze. Altre telecamere IP, invece, sono dotate di sola connettività Ethernet, e quindi hanno bisogno di un collegamento tramite cavo al dispositivo NVR per trasmettere le immagini.
- La tecnologia PoE (o power over ethernet) permette di usare il cavo Ethernet sia per la connettività che per l’alimentazione elettrica andando così a eliminare il problema della necessità di una presa elettrica. E’ sufficiente l’utilizzo di un piccolo iniettore o di una porta RJ45 del NVR o di uno switch in grado di supportare la tecnologia POE.
- Registrazione– Alcune IP cam sono invece in grado di effettuare registrazioni totalmente automatiche, possono essere dotate di slot microSD per l’acquisizione diretta delle immagini, di un’interfaccia diretta con uno spazio cloud in cui caricare autonomamente le registrazioni, o di entrambe le caratteristiche. Tuttavia, per scenari più complessi o per registrare contemporaneamente da più telecamere IP, ci si può affidare a dispositivi DVR (digital video recorder), NVR (network video recorder) che permettono la registrazione standard per 24h.
- Inquadratura– le telecamere IP statiche sono certamente le più comuni ed economiche, offrono un’immagine ferma e un raggio d’azione limitato a quanto l’obiettivo riesce ad inquadrare dalla posizione in cui lo si pone, ma non sono le sole in commercio: esistono infatti anche IP cam in grado di spostarsi o con angoli di visuale più ampi. Le telecamere IP robotizzate possono letteralmente muoversi a distanza, le PTZ (pan-tilt-zoom) sono in grado di effettuare dei piccoli spostamenti in orizzontale e verticale, mentre le Fisheye sono dotate di una lente in grado di offrire una visuale a 360 gradi rispetto alla loro posizione.
- Audio– le IP cam più economiche, spesso, non sono in grado di acquisire né di trasmettere audio. In commercio si trovano comunque modelli in grado di offrire audio monodirezionale, cioè di acquisire l’audio tramite un microfono, oppure audio bidirezionale che, in più, permettono anche di comunicare attraverso degli altoparlanti l’audio trasmesso attraverso un microfono presente su un altro dispositivo.
- Sensori– altro aspetto molto importante da considerare. Numerose telecamere IP sono dotati di sensori di movimento che, se configurati, possono inviare un’email all’utente qualora venissero rilevati spostamenti nel raggio d’azione. Altro sensore che può essere presente a bordo di una telecamera IP è il sensore a infrarossi passivi, o PIR, in grado di acquisire immagini e/o rilevare movimenti anche quando la zona monitorata è al buio.
- Ambiente d’uso– esiste una vera e propria differenza tra le telecamere IP da interno e quelle da esterno: queste ultime devono essere in grado di sopravvivere agli agenti atmosferici (pioggia, neve, sole battente, sbalzi termici) poiché sono progettate per funzionare all’aperto, e sono costruite con materiali più resistenti rispetto alle telecamere IP da interno, che sono invece più “delicate”, poiché progettate per funzionare al chiuso